Val di Rezzalo

La valle incantata, bella in ogni stagione

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Perla del Parco Nazionale dello Stelvio, la Val di Rezzalo conserva ancora oggi l’aspetto tradizionale di un tempo, con baite tipiche in legno e sasso e una ricchezza di flora e fauna di grande interesse naturalistico.


Chiesa di San Bernardo


L’iconica chiesa di S. Bernardo, del 1670, è caratterizzata da un piccolo campanile e si trova in località Ruinaccio. Venne realizzata per permettere a coloro che passavano l’estate in alpeggio di avere un luogo di preghiera senza dover scendere sino al paese. Sull’altare è posta una tela (di Francesco Piatti) in cui sono raffigurati la Madonna con il Bambino, S. Bernardo e S. Bonaventura. Sulla parete sinistra, si trova una statua della Madonna del Carmine e sulla parete destra una statua che rappresenta il santo cui è dedicata la chiesa. A poca distanza dalla chiesa si trova una polla d'acqua (nel dialetto locale “al bui del prévet”= la fontana del prete) che, secondo la tradizione, ha incredibili qualità di purezza e freschezza.

Flora


Nella piana di S.Bernardo, in primavera i prati si ricoprono di un intenso color giallo, per l’abbondante fioritura di botton d’oro, mentre nel sottobosco a pino mugo fiorisce il rododendro che da giugno ricopre di rosso i pendii della montagna. Al di sopra del limite della vegetazione arborea invece vivono alcune specie di una bellezza primitiva ed affascinante (ranuncoli glaciali, stelle alpine, anemoni, nigritella, erica, campanule).

Fauna


La fauna è quella tipica del parco Nazionale dello Stelvio. La grande varietà di ambienti determina un habitat favorevole alla vita di un gran numero di specie faunistiche: il camoscio vive indisturbato nelle zone tra il limite della vegetazione arborea, mentre più in basso possiamo incontrare cervi e caprioli e negli alti pascoli è presente la marmotta. In Val di Rezzalo vivono, inoltre, lo scoiattolo, la volpe, il gallo forcello e l’aquila reale. Sono inoltre presenti: picchi, nocciolaie, corvi, gufi, civette, oltre a fringuelli alpini, merli, passeri, rondoni.

Come raggiungere la Val di Rezzalo


Poco dopo Sondalo, sulla SS38, si esce a Le Prese e seguendo le indicazioni per Frontale, superato il quale la strada prosegue fino alla località Fontanaccia, dove si lascia (parcheggio a pagamento, tutte le info in loco). Si imbocca quindi un’antica mulattiera della Prima Guerra Mondiale che fiancheggia il torrente Rezzalasco e, tra boschi di larici e pascoli, giunge fino alla piana di S. Bernardo, dove sorge la pittoresca chiesetta omonima, simbolo dell’intera valle. La strada prosegue salendo fino alle baite di Clevaccio. Qui il paesaggio assume un aspetto di alta montagna. Sul Passo dell’Alpe si possono ancora osservare i resti della linea fortificata della Prima Guerra Mondiale, con gallerie, trincee e fortini.

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